Cari lettori del blog di Prezioso Casa, sempre più spesso, all’interno dei progetti che sviluppiamo nel nostro showroom, vi è la necessità di arredare un soppalco. Se lo spazio lo permette, quella di edificare un soppalco può rivelarsi un’ottima idea per ragioni estetiche e pratiche.
È bene ricordare che, per realizzare un progetto architettonico del genere, è necessario conoscere alcune nozioni di base per capire se ci sono i presupposti giusti per creare un nuovo ambiente in quota.
Un soppalco abitabile è, di fatto, una vera e propria stanza all’interno di un’altra stanza. La sua presenza, chiaramente, aumenta il valore immobiliare dell’abitazione, poiché ne incrementa la superficie calpestabile e la sua realizzazione necessita di un progetto architettonico da depositare in comune per ottenere le dovute autorizzazioni.
Quali sono, vi chiederete a questo punto, i requisiti essenziali affinché si possa edificare un soppalco in casa? Innanzitutto la stanza deve avere un’altezza – dal pavimento al soffitto – di circa 440 cm. Tuttavia, oltre ai centimetri, è necessario rispettare una restrittiva normativa sui soppalchi.
Cosa dice la normativa in merito al soppalco? Non lasciamoci spaventare da norme e cavilli e vediamo quali sono i parametri da rispettare per soppalcare un’abitazione:
– Sopra e sotto il soppalco deve esserci un’altezza maggiore o uguale a 210 cm. A parte va misurato lo spessore del solaio di calpestio del soppalco. Immaginate di volerci fare una cameretta piuttosto che una camera da letto. l’altezza del modello è di poco inferiore a quella misura.
– La profondità minima di un soppalco abitabile deve essere di 180 cm.
– La superficie del nuovo soppalco non deve superare 1/3 di quella dell’intera stanza.
– La superficie finestrata deve essere 1/8 della superficie dell’intero ambiente, soppalco compreso, al fine di garantire un corretto ricambio di aria e un’adeguata illuminazione.
– Il soppalco deve essere provvisto di un parapetto di altezza maggiore a 100 cm, per ovvie ragioni di sicurezza.
Ricordiamo che esistono anche prescrizioni locali, dettate dai singoli comuni, che limitano la fattibilità del soppalco in alcune zone della città. Bisogna essere al corrente di queste restrizioni al fine di non incorrere in sanzioni e abusi edilizi.
Per concludere, il primo consiglio è: affidatevi a un tecnico di fiducia il quale, oltre alla redazione del progetto architettonico, vi possa guidare all’interno delle normative locali sui soppalchi così da fugare qualsiasi dubbio in merito a eventuali regole comunali.
Lo stesso professionista, prima dell’inizio dei lavori, si occuperà di presentare la documentazione adeguata all’ufficio tecnico del comune e, in alcuni casi, anche occuparsi del deposito del progetto strutturale all’ex Genio Civile. Alla fine dei lavori, poi, realizzerà il nuovo accatastamento dell’immobile, al fine di aggiornare la piantina catastale e la superficie dell’abitazione.
Per arredare lo spazio, inutile che vi dica a chi rivolgervi vero?
Anche per questa volta è tutto. Ci ritroviamo al prossimo post.