I migliori modi per pulire il piano cucina

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Chiara Civitillo

Cari lettori del blog di Prezioso Casa, il post di oggi è rivolto a tutti quelli che hanno acquistato, o desiderano farlo, un top per la propria cucina. Un complemento d’arredo elegante ma soprattutto molto pratico. In commercio ve ne sono di vari tipi, pronti ad assecondare qualsiasi esigenza. Ergo, visto che il top ha fatto breccia nel cuore di più di una famiglia, ecco una pratica guida per pulirlo al meglio.

Fenix: Dal punto di vista tecnologico, il piano lavoro in Fenix è senz’altro all’avanguardia. Grazie alla nanotecnologia, piccoli graffi e tagli superficiali si richiudono grazie al semplice passaggio di un panno caldo. Immune alle impronte, resistente allo strofinamento, antimuffa e antiriflettente, un piano in Fenix può vantare anche elevate proprietà antibatteriche.

Per pulirlo basta munirsi di un panno umido, imbevuto nella semplice acqua calda o in una soluzione che preveda l’aggiunta di detergenti e disinfettanti domestici. Da evitare assolutamente l’utilizzo di spugne abrasive, così come quello di prodotti dal forte contenuto acido o molto alcalini, che rischierebbero di macchiare la superficie del top.

Laminato: Estremamente resistente e con un ottimo rapporto qualità prezzo, il piano in laminato ha ottenuto grandi riscontri negli ultimi anni. Tra le sue principali caratteristiche vi è la grande resistenza a graffi, abrasioni e urti, nonché un’elevata capacità di sopportazione del calore e una buona resistenza agli agenti chimici.

Proprio quest’ultima caratteristica risulta utilissima poiché vi permetterà di utilizzare anche detergenti più aggressivi. Per quanto riguarda la pulizia quotidiana di un top in laminato, un panno umido imbevuto in una soluzione di acqua e sapone di Marsiglia è più che sufficiente. Come per il legno, prestate attenzione alla fase di asciugatura del top: l’umidità, infatti, potrebbe creare alcuni piccoli rigonfiamenti. Infine, se il top in laminato è lucido, un consiglio ulteriore è quello di evitare spugne abrasive e detergenti troppo aggressivi, che potrebbero opacizzare la finitura.

Granito e marmo: Resistente e durevole nel tempo. Queste le caratteristiche principali di un top che non teme l’acqua e il calore, ed è quasi impossibile da graffiare. Il suo unico difetto è quello di assorbire, in maniera pressoché indelebile, le macchie che non dovessero essere rimosse in maniera immediata. Fate dunque molta attenzione e preoccupatevi di pulire il vostro piano lavoro spesso, così da evitare questo spiacevolissimo inconveniente.

Per pulirlo bastano acqua tiepida e sapone neutro; in alternativa, va bene anche un detergente specifico per il marmo, da risciacquare però immediatamente.

Acciaio: Di tutti i materiali di cui può essere composto un top, l’acciaio è senz’altro quello economico e agevole da pulire, oltre a essere resistente e igienico.

Un panno in microfibra imbevuto in un po’ di aceto di vino bianco e acqua tiepida, oppure uno sgrassatore a base di aceto, saranno più che sufficienti per tenerlo pulito. Perché l’aceto? Perché esso permette di ottenere allo stesso tempo una lucidatura ottimale e una perfetta igienizzazione. Anche in questo caso prestate attenzione alla fase di asciugatura, fondamentale per evitare la formazione di tracce di calcare.

Se la soluzione di acqua e aceto è perfetta per le pulizie più intensive, per le operazioni quotidiane sarà sufficiente un panno imbevuto di acqua tiepida.

Quarzo: Per pulire un top in vetro basterà passare un panno in microfibra imbevuto di una soluzione di acqua e aceto. Evitate detersivi aggressivi e anticalcare, poiché mal tollerati dal quarzo. Periodicamente (non meno di una volta alla settimana), aggiungete alla miscela un po’ di bicarbonato.

Ricordatevi di risciacquare il piano fino a eliminare ogni traccia di liquido. Anche in questo caso, non trascurate l’asciugatura così da evitare che la presenza di acqua residua crei i classici antiestetici aloni di calcare.

Gres porcellanato: Per pulire questo top basteranno una spugnetta non troppo abrasiva e uno sgrassatore. Terminata la prima fase di pulizia, risciacquate con cura il piano e asciugatelo bene, così da evitare la formazione di macchie di calcare.

Come per il top in granito o quello in quarzo, anche per superficie in gres è consigliabile rimuovere nell’immediato qualsiasi tipo di macchia, onde evitare che lo sporco possa attecchire in maniera più difficile da rimuovere.

Evitate di versare acqua direttamente sul top, poiché i piccoli interstizi in prossimità di lavello e piano cottura potrebbero lasciare filtrare l’acqua andando a danneggiare i mobili sottostanti.

E pure per questa volta è tutto. Ci ritroviamo al prossimo post.

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