Cari lettori del blog di Prezioso Casa il post di oggi ci conduce nella nuovissima area bath per un focus dedicato al piatto doccia, croce e delizia di tutti quelli che devono rinnovare il bagno. Ecco una serie di suggerimenti per non commettere errori.
Cominciamo col dire che i piatti doccia non sono tutti uguali e va scelta la dimensione giusta. Le misure standard, infatti, cambiano anche in base alla forma. Possiamo averne di quadrati, rettangolari angolari, squadrati o semicircolari. Comprenderete da soli che commettere un imperdonabile errore è piuttosto semplice. Pertanto: non diamoci fretta e facciamo la scelta più adatta alle nostre esigenze.
Premesso che tutte le aziende rendono disponibili modelli da tagliare su misura, i modelli quadrati e angolari sono consigliati per bagni piccoli, mentre i rettangolari vanno bene per metrature più ampie. Anche le forme angolari sono utili per ottimizzare gli spazi.
Fatta la scelta in base alle dimensioni, passiamo alle tipologie. In questo caso le più comuni sono due: in appoggio e filo pavimento.
Il piatto doccia in appoggio, come da definizione, è appoggiato sul pavimento, con un bordo di vario spessore che rimane in evidenza. Quello filo pavimento è integrato nel pavimento, non ci sono dislivelli e si crea una superficie continua. Elegante, è utile per chi ha problemi di accessibilità.
Passiamo così ai materiali. Innanzitutto il grande classico: la ceramica. È antigraffio e resistente al tempo, ai raggi solari, agli urti. Oggi è disponibile in tante finiture e spessori ridotti. C’è pure l’acrilico, che ha tra le doti la leggerezza, l’essere antiscivolo e sottile. Altra soluzione molto in voga è la resina, sottile e un con ventaglio cromatico molto ampio.
Fatta la scelta in base alle dimensioni, passiamo alle tipologie. In questo caso le più comuni sono due: in appoggio e filo pavimento.
Il piatto doccia in appoggio, come da definizione, è appoggiato sul pavimento, con un bordo di vario spessore che rimane in evidenza. Quello filo pavimento è integrato nel pavimento, non ci sono dislivelli e si crea una superficie continua. Elegante, è utile per chi ha problemi di accessibilità.
Passiamo così ai materiali. Innanzitutto il grande classico: la ceramica. È antigraffio e resistente al tempo, ai raggi solari, agli urti. Oggi è disponibile in tante finiture e spessori ridotti. C’è pure l’acrilico, che ha tra le doti la leggerezza, l’essere antiscivolo e sottile. Altra soluzione molto in voga è la resina, sottile e un con ventaglio cromatico molto ampio.