Dal diario di un interior designer di Prezioso Casa.
Mi chiamano alla reception; mi presentano Imma e Luigi. Li accolgo col sorriso. Lei fiera, solare e dallo sguardo deciso; lui timido, con gli occhi gentili e la consapevolezza che, alla fine, avrà ragione, sempre e comunque, la sua dolce metà.
«Siamo qui per arredare casa» afferma lei appena entrati in ufficio. «Ma deve essere un arredamento che si distingua dal solito minimalismo al quale ci stiamo abituando». Annuisco pensando “Questa cosa va a nozze con la mia creatività”.
Dopo un approccio conoscitivo – volto a carpire quali fossero i gusti e le necessità dei futuri sposi – li ho accompagnati in giro tra gli expo per fargli capire cosa potevamo realizzare immaginando giochi di colore e di stili.
Il Risultato? Una forte empatia che mi ha portato a concretizzare le idee in un emozionante progetto 3D, emozione crescente insieme alla voglia di veder tutto concretizzato in casa propria.
Una cucina dai toni freddi ma confortevole e funzionale, con il piano cottura dotato di cappa in un angolo (così da ricordare il sistema tradizionale delle case di una volta) e un’isola con snack che fungesse anche da piano lavoro, così da poter ospitare anche dei buffet in occasione di cene informali.
A risaltare, innanzitutto, le finiture: il legno sbiancato e l’effetto cemento chiaro che si contrappongono al top in quarzo e allo snack effetto marmo marquinia, così da non privare di luminosità l’ambiente, senza il timore che il piano possa rovinarsi nel tempo.
La stessa finitura cemento viene riproposta per la madia alta nella zona pranzo – separata dalla cucina da una doppia porta scorrevole in vetro – e sul tavolo in gres effetto pietra, ma pure con le sedie in tessuto antimacchia.
A risaltare, innanzitutto, le finiture: il legno sbiancato e l’effetto cemento chiaro che si contrappongono al top in quarzo e allo snack effetto marmo marquinia, così da non privare di luminosità l’ambiente, senza il timore che il piano possa rovinarsi nel tempo.
La stessa finitura cemento viene riproposta per la madia alta nella zona pranzo – separata dalla cucina da una doppia porta scorrevole in vetro – e sul tavolo in gres effetto pietra, ma pure con le sedie in tessuto antimacchia.
La mia consulenza non si è limitata solo allo sviluppo di un progetto d’arredo, è stata un viaggio in compagnia di Imma e Luigi tra gli spazi della loro nuova casa, suggerendo – ad esempio – la scelta delle piastrelle e la loro disposizione; la carta da parati e l’illuminazione, poi lo studio di una controsoffittatura e le pareti divisorie.
Perché un progetto di arredo non va mai decontestualizzato, ma deve tener conto della morfologia della casa, di quella che potrebbe essere la visione d’insieme e da lì il tentativo di aiutare i clienti evitando loro perdite di tempo dettate da pareri discordanti e la confusione generata dal web.
Concludo dicendo che il risultato finale è – e resterà sempre – lo sguardo sognante dei clienti e quelle due sillabe – Grazie – che ti confermano quanto tu abbia lavorato bene.