Cari lettori del blog di Prezioso Casa con il post di oggi desidero far chiarezza in merito a un’importante opportunità per tutti quelli che, in questo nuovo anno, desiderano rinnovare la propria casa. Tra le agevolazioni prorogate dall’ultima legge di Bilancio, infatti, ce n’è anche una che consente di detrarre parte delle spese sostenute per acquistare mobili ed elettrodomestici destinati a un immobile oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio. Curiosi di saperne di più? Entriamo nel dettaglio.
Cominciamo col dire che L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la guida aggiornata sul cosiddetto bonus mobili ed elettrodomestici. Si tratta di una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di questo tipo di prodotti nel caso in cui servano ad arredare un immobile che è stato oggetto di un intervento di recupero. Per le spese sostenute o da sostenere nel 2023 il tetto massimo è fissato a ottomila euro, a fronte dei cinquemila previsti per il 2024.
Il limite, dichiara l’Agenzia in una nota, “riguarda la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione. Quindi, il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto più volte al beneficio”.
Da qui il quesito: quali prodotti si possono comprare? Letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione per quanto concerne i mobili; per gli elettrodomestici invece: forni a microonde, ventilatori elettrici e apparecchi per il condizionamento. Il bonus, però, si può usufruire solo se il prodotto che viene acquistato non è inferiore alla classe A nel caso dei forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie e alla classe F nel caso di frigoriferi e congelatori.
Chi vuole usufruire dell’agevolazione deve indicare le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi persone fisiche). L’Agenzia sottolinea che questa spetta solo al contribuente che sostiene le spese di recupero, mentre ne hanno diritto più persone se, ad esempio, si effettua un intervento sulle parti condominiali. In quest’ultimo caso, spiega l’Agenzia, “i condòmini hanno diritto alla detrazione, ciascuno per la propria quota, solo per i beni acquistati e destinati ad arredare queste parti. Il bonus non è concesso, invece, se acquistano arredi per la propria abitazione”.
Concludo questo focus dedicato al bonus mobili 2023 con l’invito a venire a trovarci in uno dei nostri punti vendita di Avellino, Salerno o Castel Volturno così da approfondire il discorso insieme magari progettando l’arredo della vostra nuova casa. Terminata la lettura del post, tornate sulla home page e fissate un appuntamento così da garantirvi il supporto di un arredatore. Per il momento è tutto.
Alla prossima.