Consigli per una corretta scelta delle ante della cucina
Oggi è difficilissimo orientarsi nel mondo CUCINA, tanta scelta, tanta personalizzazione, tanti materiali. Oggi cercherò, nei limiti del\npossibile, di farvi conoscere le tipologie di ante che possiamo trovare sul mercato. Le differenze a volte sono sottili, ma nel pratico e nel prezzo molto differenti. Prendendo in considerazione la parte esterna dell’anta, visto che il suo interno è uguale in tutti i casi, oggi una cucina può essere:
Laminata
Polimerica
Laccata
In Vetro
Impiallacciata
Il laminato, rivestimento più comune, è un pellicola che ricopre l’anta sul frontale e sui bordi, i quali vengono uniti tra loro attraverso un laser. È un materiale resistente, igienico e impermeabile. Il laminato ti offre innumerevoli possibilità di finiture e di tonalità, può essere opaco, lucido, goffrato. Ciò che caratterizza l’anta in laminato dalle altre sono i suoi bordi retti. Per capire se un anta è in laminato, polimerico, laccato basta avvicinarsi al bordo, se questo è retto e presenta come una linea di giunzione tra i fogli, sicuro è una cucina laminata. Per la sua manutenzione, essendo molto resistente, non ci sono grandi problemi, basta evitare pagliette in acciaio, prodotti abrasivi e acetone.
Per esempio, per le macchie di inchiostro basta usare alcol e un panno asciutto.
Il polimerico, è un’evoluzione del laminato, il cosiddetto rivestimento in PVC, che conferisce all’anta interna un’estetica gradevole e un’alta resistenza ai liquidi e agli urti (a differenza del laccato).
Ha un costo leggermente superiore al laminato, e i bordi dell’anta a differenza dello stesso sono arrotondati, essendo un unico foglio a rivestire tutta l’anta.
Il laccato, materiale luminoso e disponibile in tanti colori, è composto da pannello verniciato.
La laccatura può essere opaca, lucida, metallizzata e ricopre tutta la superficie. Questa tipologia è più delicata del laminato e può subire nel corso del tempo alcune variazioni cromatiche.
Il suo procedimento produttivo e molto più lungo e difficile e questo porta ad un innalzamento dei prezzi rispetto alle soluzioni precedenti. L’anta laccata si pulisce con un panno morbido, mai usare acetone e diluente. A seguito di particolari urti con oggetti appuntiti possono essere fatti dei ritocchi.
I frontali in vetro, oggi si stanno diffondendo a macchia d’olio, sono composti da un telaio di alluminio su cui viene incollato e/o incastrato un vetro dello spessore di 4/6 mm e poi laccato.
Il vetro viene temperato, cioè riscaldato ad altissime temperature e poi raffreddato di colpo. In questo modo, oltre ad aumentare la resistenza agli urti, in caso di rottura si evitano produzioni di lame taglienti. L’anta in questo caso è molto resistente non assorbe sporco, non soffre di umidità né di calore, non si graffia. Attenzione alle cucine con anta in vetro incollata su un pannello di legno, perché questa tipologia porta ad una pesantezza della stessa che sollecita la ferramenta, oltre ad una rottura del vetro dovuta alla dilatazione del pannello di legno sottostante.
L’anta impiallacciata, è composta da un foglio di legno nobile che riveste il pannello sottostante. Anche in questo caso i bordi dell’anta sono retti. Le ante vengono trattate per la rifinitura e il processo industriale è piuttosto elaborato tanto che il costo finale può essere molto elevato in base alla qualità dell’essenza. Quindi una cucina con ante impiallacciate è decisamente per palati fini e attenti dal momento che la differenza con i laminati non è sempre così evidente. L’anta è molto delicata, risente della luce diretta che può portare ad una variazione cromatica, e assorbe più facilmente macchi e grasso.
Arch. Stanislao Catarcio – arredatore Prezioso casa